Sei nell’azzurro del mare profondo
Misteriosa e nascosta agli occhi
Traboccante d’ignoto
Sei nella magnificenza sospesa
Della cresta dell’onda mentre si muove velocemente
Spinta dal vento più teso
Sei nell’acqua paziente che sulla battigia
Gioca con un bimbo
Ed il suo castello di sabbia
Sei nella forza dell’onda che vuole
Frantumare lo scoglio
Ma infranta si ricompone per un altro tentativo
Sei nell’acqua catturata dalle reti dei pescatori
A cui regali in abbondanza
I doni del mare
Sei nella violenza straordinaria dell’onda anomala
Che tutto travolge
Lasciando solo desolate spoglie di vita e cose
Sei nelle onde leggere divise in due
Dalla prua d’una barca
Che tornano a congiungersi subito dopo
Sei nei riflessi abbaglianti
Del mare in bonaccia
Nel sole basso del pomeriggio d’estate
Di te il mio bene affabilmente si alimenta
Per te questo mio
Canto blu